Benessere

Come evitare cattive
abitudini nell'uso dello smartphone

6 modi per trovare il giusto equilibrio

“Telefono, chiavi, portafoglio.” Ogni volta che usciamo di casa, la nostra checklist mentale è questa. Facciamo affidamento sugli smartphone quasi per tutto, ma quanto è sano il nostro rapporto con il telefono? La cosiddetta "digital detox" o “disintossicazione digitale”, ossia spegnere lo smartphone per un certo periodo, è una tendenza sempre più diffusa. Quando lo riaccendiamo però quello che ci serve è una strategia per trovare il giusto equilibrio.

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Monitora quanto usi il tuo smartpohone

Se vuoi modificare un’abitudine, fermarti un attimo a riflettere sull’effettivo tempo che le dedichi è cruciale. Le app come Thrive ti aiutano a capire quanto e come usi il tuo smartphone, così potrai valutare meglio in quali momenti “rallentare”. Ricorda: i cambiamenti a lungo termine richiedono obiettivi tangibili, e per definirli ti serve prima di tutto conoscere il tuo punto di partenza.

L’importanza del SAR
Ti preoccupano le radiazioni degli smartphone? Beh, Galaxy Note8 ha dimostrato di essere quello con il tasso di assorbimento specifico (SAR) più basso. In altre parole, fra tutti gli smartphone testati è quello che emette meno radiazioni.*
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I ritmi giusti

Emessa da tutti gli schermi digitali, la cosiddetta “luce blu” non va molto d’accordo coi ritmi circadiani del tuo corpo. Una dose eccessiva può ostacolare la produzione della melatonina, un ormone fondamentale per dormire bene la notte. Per fortuna esistono i filtri anti-luce blu, come quelli della Modalità notte: contribuiscono a ridurre l’affaticamento della vista dovuto all’uso dello smartphone e riequilibrano i naturali processi fisiologici del tuo corpo, così potrai dormire al meglio.

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Ogni tanto, riscopri l’analogico

Affidi troppi aspetti della tua vita allo smartphone? Prova a sostituirlo con altri strumenti che svolgano gli stessi compiti. Una sveglia, un libro di cucina, una radio, una rivista e così via: punta sulla varietà per stimolare la tua auto-sufficienza offline.

La S Pen per le tue foto
Usa la Galaxy S Pen per controllare l’otturatore della fotocamera e affaticare meno il tuo braccio.
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Selfie in tutta sicurezza

Hai mai sentito parlare del “gomito da selfie”? Eh sì, è uno dei piccoli infortuni dovuti alla tecnologia, e in particolare all’ormai costante ricerca del selfie perfetto. Cugino high-tech del gomito del tennista, il gomito da selfie è un’infiammazione che va dal gomito al polso, causata dal frequente piegamento del braccio. Riposalo se avverti fastidio o dolore, oppure prova altri metodi di scatto come la S Pen.

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A volte basta una semplice telefonata

Le telefonate ti sembrano un metodo un po’ antiquato per tenersi in contatto? Beh, ripensaci: spesso sono la scelta più rapida ed efficace. Eviti di scrivere righe e righe di testo, non rischi di dover mandare messaggi aggiuntivi di chiarimento e in più ti proteggi da un altro infortunio “tecnologico”: il pollice da messaggi, un dolore dovuto alla scrittura che può colpire anche il polso.

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Allontana le tentazioni

A tutti noi capita di sentire il bisogno inconsapevole di aver sempre lo smartphone a portata di mano. Secondo alcuni psicologi, la brama di controllare il nostro telefono ci impedisce di vivere a pieno la vita con le persone che ci circondano. Una soluzione semplice? Tenere lo smartphone dove non lo possiamo raggiungere con un braccio, che sia dall’altra parte dell’ufficio o in un’altra stanza. È la versione tecnologica del vecchio detto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”.

Ogni tanto, metti da parte lo smartphone

...e quando tornerete insieme, trova il giusto equilibrio fra voi con alcuni utili strumenti mobile.

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